Implantologia Dentale
Gli impianti dentali sono delle viti di titanio coniche o cilindriche che vanno a sostituire le radici dei denti quando queste, par vari motivi come infezioni, fratture, carie profonde, debbano essere estratte; questi tipi di dispositivi medici sono usate da oltre 40 anni e hanno percentuali di successo superiori al 95%.
L’operazione di inserimento degli impianti avviene con una sem- plice anestesia locale, la stessa che si usa per intenderci per le estrazioni; si utilizzano frese calibrate che servono a creare un buco delle esatte dimensioni dell’impianto nell’osso.
L’impianto può, se sono presenti le condizioni necessarie, essere utilizzato subito per “mettere” un dente o una protesi (si parla di carico immediato); nel caso in cui queste condizioni non ci siano l’impianto e/o i tessuti vengono lasciati guarire un periodo varia- bile fra i 30 e 45 giorni.
Cosa si intende con rigenerazione ossea?
La rigenerazione ossea è richiesta ogni qualvolta non sia presente osso sufficiente per poter posizionare un impianto, sia come spessore che come altezza, e sia quindi necessario aggiungere osso (di origine animale dopo vari processi di sterilizzazione e an- tigenazione oppure prelevato da altre sedi del cavo orale); queste grosse mancanze di osso sono dovute o a grandi infezioni che hanno interessato i denti che poi sono stati estratti oppure all’ uso prolungato di protesi mobili che hanno la tendenza a far rias- sorbire l’osso della mascella e della mandibola
L’ intervento consiste nel posizionamento di tali materiali sotto la gengiva, previa anestesia, e, dopo un periodo di attesa di 4-6 mesi, di utilizzarlo come se fosse osso nativo del paziente; in particolare si utilizzano 2 bio-materiali:
- Sostituti ossei: sono essenzialmente di origine animale e in par- ticolare suino oppure vengono prelevati all’interno della bocca del paziente in un sito diverso da quello ricevente, necessitando però di 2 siti chirurgici nella stessa bocca; a livello metabolico questi materiali attivano localmente le cellule del nostro osso stimolan- dole a produrne di
- Membrane: sono delle “coperte “ biologiche e servono a rico- prire e proteggere gli innesti ossei garantendo una maggiore rigenerazione ossea, specie in caso di grandi difetti da
Cosa significano All-on4 o All-on6?
Quando nella bocca mancano troppi denti e quelli che sono pre- senti non sono recuperabili e utilizzabili, si può brillantemente e velocemente risolvere il problema con la tecnica dell’all on 4/6 che prevede l’inserimento di 4-6 impianti per arcata ( con eventuale estrazione dei denti residui) e il posizionamento di una protesi fis- sa da 10-12 elementi, a seconda dei casi, entro 24-48 ore dall’in- tervento; una volta terminato l’intervento viene presa un’impronta di precisione della posizione degli impianti sulla quale gli odonto- tecnici (persone altamente specializzate che “costruiscono prote- si su misura”) andranno a realizzare il nuovo sorriso del paziente.
Radiografia pre e post posizionamento impianto.
Questa tecnica è stata scoperta più di 20 anni fa dal Dott Malo in Portogallo e prevede percentuali di successo superiori al 95%, una delle più alte in campo medico. Nel caso in cui l’osso disponi- bile sia poco o di scarsa qualità (ovvero più morbido, determinan- do una minore stabilità e presa dell’impianto) è talvolta necessa- rio un numero maggiore di impianti (al massimo 6, più frequente nell’arcata superiore).
Nei rari casi in cui un impianto dovesse “fallire “ e non integrarsi (o attaccarsi) all’osso, viene rimosso e riposizionato dopo un peri- odo di guarigione dell’osso di circa 45 giorni.
Molti sono i vantaggi di questa tecnica, tra cui:
- Tempi di trattamento ridotti
- Minor numero di interventi
- Minori disagi per il paziente
- Minor numero di impianti rispetto ai denti, con conseguente ris- parmio sia biologico che economico
- Possibilità di utilizzare la protesi lo stesso giorno dell’impianto per masticare
- Ottimo risultato estetico e funzionale ( si ritorna a mangiare al 95% della capacita iniziale con i propri denti).